Vi vorrei raccontare una storia: a Roma abito a Montesacro, un quartiere situato all’estremo nord est della città. La palazzina in cui abito è situata nel punto più alto di Montesacro e, abitando all’attico, dalla mia terrazza ho una vista notevole di tutto il quartiere formato da villette e giardini; lontano vedo altri quartieri del nord di Roma, come il Flaminio e il Nuovo Salario, e in fondo, quando è limpido, vedo il Monte Soratte. A mezzanotte, ieri come ogni anno, ero sulla terrazza e ammiravo i fuochi d’artificio fantastici sparati nel cielo dai romani quando ad un certo punto si sono sollevate nel cielo alcune lampade cinesi. Tutti si sono sorpresi: era la prima volta che le vedevamo a Capodanno. Poi il cielo si è riempito: centinaia di piccole lanterne con i loro fuochi che volavano nel cielo sopra le case. All’inizio ho pensato: sono i sogni degli italiani che vogliono lasciare il Paese. Poi alcune sono passate molto vicino a noi e ho visto le vele bianche ed ho pensato a noi, al nostro piccolo Circolo in difficoltà e ho capito che invece il cielo di Roma si era riempito di centinaia di vele bianche che volavano per raggiungere il mare.
Quando, pensando alle nostre difficoltà, giorni fa ho detto per telefono al Presidente della V Zona FIV Lo Schiavo: “Che dici, non sarebbe il caso per noi di diventare Lega Navale per avere aiuto?” mi
ha risposto: “Carlotta, ma come! Avete un Circolo fondato da 40 anni, il più antico sotto Salerno e ti vuoi mettere sotto la Lega come se foste appena nati? E tutta la vostra storia, conosciuta e considerata
dai circoli centenari di Napoli e Salerno?”
Ecco: questo è il mio Augurio a tutti! Non dobbiamo mai dimenticare la nostra storia! Lo dobbiamo non solo a chi ha fondato il Circolo, ma anche ai bambini ed ai genitori della Città di Sapri che lo hanno frequentato in questi ultimi tre anni e che sono intervenuti personalmente con le scuole per far continuare la vela per altri tre anni ,lo dobbiamo ai dirigenti e ai docenti delle scuole che hanno sempre partecipato con entusiasmo, lo dobbiamo ai regatanti delle Torri Saracene che mi hanno mandato gli auguri sempre con i ringraziamenti per l’accoglienza e la cortesia che il CNS ha sempre avuto nei loro riguardi, lo dobbiamo a tanta gente di Sapri che crede in noi, lo dobbiamo a questa nostra terra, bellissima e povera, al mare e a questo Golfo fantastico ed unico che tutti ci ammirano. E’ un dovere aiutare il posto in cui si vive e anche quello dove si va in vacanza da anni ed anni, perché è anche nostro.
Perciò, quando lavoriamo per il nostro Circolo, pensiamolo non solo come un gruppo di amici che si riuniscono per praticare insieme lo sport più bello, come certamente è, ma anche come un bene comune da proteggere e uno strumento per fare del nostro Paese un luogo dove tutti possano vivere meglio.
Buon Anno e buon vento a tutti.
Carlotta
Quando, pensando alle nostre difficoltà, giorni fa ho detto per telefono al Presidente della V Zona FIV Lo Schiavo: “Che dici, non sarebbe il caso per noi di diventare Lega Navale per avere aiuto?” mi
ha risposto: “Carlotta, ma come! Avete un Circolo fondato da 40 anni, il più antico sotto Salerno e ti vuoi mettere sotto la Lega come se foste appena nati? E tutta la vostra storia, conosciuta e considerata
dai circoli centenari di Napoli e Salerno?”
Ecco: questo è il mio Augurio a tutti! Non dobbiamo mai dimenticare la nostra storia! Lo dobbiamo non solo a chi ha fondato il Circolo, ma anche ai bambini ed ai genitori della Città di Sapri che lo hanno frequentato in questi ultimi tre anni e che sono intervenuti personalmente con le scuole per far continuare la vela per altri tre anni ,lo dobbiamo ai dirigenti e ai docenti delle scuole che hanno sempre partecipato con entusiasmo, lo dobbiamo ai regatanti delle Torri Saracene che mi hanno mandato gli auguri sempre con i ringraziamenti per l’accoglienza e la cortesia che il CNS ha sempre avuto nei loro riguardi, lo dobbiamo a tanta gente di Sapri che crede in noi, lo dobbiamo a questa nostra terra, bellissima e povera, al mare e a questo Golfo fantastico ed unico che tutti ci ammirano. E’ un dovere aiutare il posto in cui si vive e anche quello dove si va in vacanza da anni ed anni, perché è anche nostro.
Perciò, quando lavoriamo per il nostro Circolo, pensiamolo non solo come un gruppo di amici che si riuniscono per praticare insieme lo sport più bello, come certamente è, ma anche come un bene comune da proteggere e uno strumento per fare del nostro Paese un luogo dove tutti possano vivere meglio.
Buon Anno e buon vento a tutti.
Carlotta
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