a cura di Riccardo Degli Innocenti
E arriva finalmente la sera della 3 Golfi.
Dopo giorni di preparativi, eccoci ormeggiati nel porto di Santa Lucia. E' pieno di barche e tutte di ottimo livello, con fior fior di professionisti a bordo. E in mezzo a tutti ci siamo anche noi
Si prevede una regata con ariette leggere, non facile, e non proprio il massimo per noi che siamo un pò carenti con il poco vento.
Verso le 23.30 tutti in mare, le luci delle barche si confondono con quelle della terra tanto da non capire quanti siamo.
Issiamo le vele e ci prepariamo.A mezzanotte il via con 1-2 nodi d'aria. Ci muoviamo appena ma la regata è partita e siamo in ballo.
Abbiamo una nave alla fonda proprio sulla prua e dobbiamo decidere dove passare. Un occhio al vento e via, lasciamola a sinistra. Purtroppo si rivela una scelta sbagliata e ci fermiamo.
Poco importa, si vira e si va in cerca della nuova aria che agganciamo qualche minuto dopo.
Sono le una di notte e finalmente navighiamo a 6 nodi in direzione capri. La notte è tranquilla, mare calmo, non fa freddo. Un vero piacere.
Pistrice è a suo agio e inizia a recuperare sul gruppo davanti che ha incontrato vento prima di noi.
Poco dopo però il vento torna a calare, decidiamo di andare diritti i non virare. E' il nostro errore più grave, quello che decide la nostra regata.
Il vento muore del tutto e ci fermiamo per credo 6 o 7 ore mentre il gruppo che era più fuori continua a muoversi lentamente ma si muove.
Presto ci accoglie un'alba sotto il Vesuvio ma la vista in mare è desolante: ci siamo noi e altre 3 barche. E le altre? puntini all'orizzonte. Avranno 8 miglia di vantaggio, un'eternità considerando che noi abbiamo fatto 8 miglia in 7 ore mentre loro 16!
Non importa, non demordiamo. Dopo altre ore a ciondolare in compagnia di un 44 finalmente davanti a noi si forma una bella striscia di mare blu. E' il vento! Purtroppo le barche che erano avanti la hanno agganciata prima e si sono allontanati di più, ma noi abbiamo un'altra sfida adesso. Battere la barca vicino a noi.
Decidiamo di puntare verso Ponza anche se dobbiamo andare verso punta campanella perchè l'aria viene da lì. Una scelta giusta, la agganciamo e partiamo mentre il 44 resta al palo. In poco tempo prendiamo 400 metri di vantaggio che con una buona tattica incrementiamo nei bordi successivi.
Una decina di virate in circa un'ora tengono l'equipaggio impegnato ma la soddisfazione di vedere l'altra barca sempre più indietro li ripaga dello sforzo.
Verso le 12 passiamo punta campanella. Il gruppo è già passato da circa 4 ore. Ma non importa, il nostro primo golfo lo abbiamo passato. L'aria torna a calare e decidiamo di stare più a largo per mantenerci nella pressione e anche questa si rivela una scelta giusta.
Il 44 decide di stare in terra e ad un suo recupero iniziale corrisponde un nostro grosso guadagno nelle ore successive. Sono circa le 18, il nostro avversario è ormai un punto piccolissimo dietro di noi, avrà un'ora di distacco ormai e noi siamo a poche miglia da Castellabate.
Che fare, continuare? Le carte meteo davano vento leggero e le possibilità di arrivare fuori tempo massimo erano tante. Decidiamo di chiudere qui la nostra regata e di tornare a Sapri. Felici dell'esperienza ma un pò delusi dal fatto di doversi arrendere. Non piace a nessuno farlo.
Ci godiamo le ultime luci del giorno con un bel tramonto dietro di noi al traverso di Licosa. Immagini e sensazioni che tutti porteremo con noi per molto tempo.
Un bella cena offerta dal grande chef Emanuele, che ci ha deliziato in queste 29 ore di mare a bordo di Pistrice, mentre le luci del giorno lasciano spazio a quella delle stelle e ci prepariamo alle ultime ore prima dell'arrivo al porto
Ognuno dell'equipaggio ha dato il suo 100% e ognuno dell'equipaggio vorrà esserci anche nel 2013 quando Pistrice partirà di nuovo alla conquista della sua 3 Golfi.
Questo stupendo viaggio ci ha dato la possibilità di conosce meglio la barca e nostri limiti e sono in previsione altre regate e altre migliorie per la barca, perchè nessuno di noi si vuole certo accontentare di un DNF.
Il nostro obiettivo sarà quello di rappresentare Sapri e il suo circolo nei più importanti eventi che si terranno nei nostri mari e l'impegno di tutti è quello di diventare più forti ogni volta.
Non vediamo l'ora di essere di nuovo in mare, perchè è quello il posto dove vogliamo stare